Antonello Mele

Antonello Mele


L’uomo che ricostruì l’Ortobene distrutto dal grande incendio • 31 agosto 2013

Come tanti nuoresi quel pomeriggio del 26 agosto 1971 non lo dimenticherà mai; ma lui, Antonello Mele, la tragedia del grande rogo dell’Ortobene la ricorda in modo particolare perché particolare era la sua posizione: ispettore superiore del Corpo forestale dello Stato. Erano le 13,20 di una giornata torrida di scirocco quando la prima segnalazione e il fumo avvistato dalle finestre degli uffici di via Trieste annunciarono l’inizio del dramma. Subito al Monte, in camionetta insieme al dottor Favilli e all’autista, per coordinare, dirigere, spostare uomini e mezzi in diversi punti strategici, regolarmente saltati dalle fiamme, confortare e mettere in salvo i civili e infine osservare sgomenti la distruzione fumante: un uomo perse la vita, tanti rimasero ustionati, centinaia di capi di bestiame e di selvaggina morirono tra le fiamme, il Monte devastato per due terzi della sua estensione. L’immagine scattata dall’elicottero dopo il taglio della vegetazione bruciata, lascia ammutoliti. Eppure, come spesso accade dopo tragedie immani, quel dramma segnò l’avvio di due vicende importanti, per Nuoro e per la Sardegna, che videro Antonello Mele protagonista. La prima fu l’impennarsi degli sforzi per la creazione di una efficace struttura antincendio, portata avanti da un piccolo gruppo di esperti, in cui svolse un ruolo di assoluto primo piano. La seconda vicenda fu di infinita responsabilità per il Mele nuorese; a lui infatti fu affidato il compito di redigere il piano della ricostituzione boschiva dell’Ortobene. Progetto che impostò prevalentemente sulla ripresa naturale della vegetazione, previa pulizia del bruciato, e su mirati impianti di conifere. Il risultato è stato straordinariamente positivo ed è emozionante riviverlo insieme a lui, che commenta, con competenza e passione, la sequenza delle immagini che ha realizzato nei decenni successivi all’incendio e che ci mostrano infine il Monte di oggi, bello come non mai. Antonello Mele sa bene che non bisogna abbassare la guardia e che la minaccia criminale dell’incendio è sempre innescata; ma dice che la prevenzione è la migliore cura. Il Monte necessita di pochi, costanti e semplici interventi di manuntenzione per fare in modo che la macchia evoluta diventi bosco e il bosco ceduo si trasformi in fustaia. Gli chiedo un esempio preciso e sono contento nel sentirlo parlare di un intervento che ho sollecitato tante volte e che mi sta particolarmente a cuore: la chiesetta della Madonna del Monte è nascosta da una muraglia di cedri e pini, che hanno svolto in pieno il loro compito di forestazione ma che ora stanno soffocando i pochi lecci lì presenti, situazione ideale per un non più rimandabile progetto di manuntenzione e pulizia. (www.domenicoruiu.it).

CURRICULUM PROFESSIONALE

1.- TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI:
– Laurea in Scienze Agrarie conseguita presso l’Università degli Studi di Sassari il 30 novembre 1957 con votazione di 107/110.
– Laurea in Scienze Forestali conseguita presso l’Università degli Studi di Firenze il 27 febbraio 1969 con votazione di 108/110.
– Abilitazione all’esercizio della professione di Dottore Forestale conseguita nell’Università della Tuscia, in Viterbo, nel 1997.

2.- SERVIZI PRESTATI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
– Vincitore di concorso pubblico per esami, ilIo luglio 1961 ha preso servizio, in qualità di “Ispettore aggiunto” del Corpo Forestale dello Stato, presso l’Ispettorato Regionale delle Foreste di Cagliari, destinato all’Ufficio Speciale Miglioramenti Fondiari.
– Con decolTenza 21 aprile 1963 è stato promosso alla qualifica di “Ispettore” del Corpo Forestale dello Stato.
– Dal 1964 al 1967 ha diretto l’Ufficio Speciale dei Miglioramenti Fondiari con competenza nei Comuni montani della Sardegna in applicazione della legge 991/1952 (legge della montagna), della legge 646/1950 (Cassa per il Mezzogiorno) e della legge 588/1962 (Piano di Rinascita della Sardegna).
– Con decorrenza 22 giugno 1966 è stato promosso alla qualifica di “Ispettore principale” del C.F,S.
– Con decorrenza 16 settembre 1967 è stato trasferito all ‘Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Nuoro in qualità di “Ispettore addetto”, con incarichi di progettazione, direzione dei lavori e collaudazione dei lavori di sistemazione idraulico-forestale e di pianificazione e coordinamento nell’ambito delle campagne antincendi estive.
– Con decorrenza 1 ° luglio 1970 gli è stata attribuita la qualifica di “Ispettore superiore” del C.F.S.
– Nel marzo del 1972 è stato trasferito alle dipendenze della Regione Sarda cheha confermato la qualifica di “Ispettore superiore forestale “.
– Dallo novembre 1972 al 31 ottobre 1974 è stato Direttore dell ‘Ufficio di Amministrazione delle Foreste Demaniali della Provincia di Nuoro.
– Con decorrenza 5 aprile 1974 è stato promosso alla qualifica di “lspettore capo forestale”.
– Per incarico dell ‘ Ispettore Regionale delle Foreste della Sardegna, nel 1976 ha redatto il Piano regionale antincendi della Regione Sardegna, a norma della legge 1 ° marzo 1975,no 47 (sulla difesa dei boschi dagli incendi), approvato con decreto del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste del 14 maggio 1981, di concerto con il Ministeri dell’Interno e dei Beni Culturali e Ambientali.
– Con decorrenza 9 maggio 1977 è stato promosso alla qualifica di “Ispettore generale forestale “.
– Dal novembre 1974 all’aprile 1986, presso l’ Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Nuoro, ha diretto la sezione tecnica e di polizia forestale ove si trattavano le materie inerenti all ‘ applicazione del vincolo per scopi idrogeologici e delle Prescrizioni di massima e di Polizia forestale, alla gestione dei beni silvo-pastorali dei comuni ed altri enti, al servizio antincendi.
– Dal 9 aprile 1986 all ‘8 luglio 1987 è stato Coordinatore de] Servlzio Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Oristano.
– Dal 24 febbraio 1988 al 7 gennaio 1994 è stato Coordinatore del Servizio Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Nuoro.
– Dal 24 gennaio 1994 al 3 O aprile 1996 è stato Coordinatore del Servizio Amministrazione dell’ Azienda delle Foreste Demaniali della Provincia di Nuoro.
– Dal maggio 1996 è in pensione per raggiunti limiti di età.

3.- ATTIVITA’ PROFESSIONALI SVOLTE DURANTE IL SERVIZIO.
– Istruttoria tecnico-finanziaria, collaudo e liquidazione di progetti di opere di trasformazione e di miglioramento fondiario nei comuni montani della Sardegna.
– Istruttoria e collaudo dei progetti di opere di sistemazione idraulico-forestale, di regimazione delle acque e di conservazione del suolo.
– Studio, progettazione, direzione e misura per il collaudo di opere inerenti ai rimboschimenti ed alle sistemazioni idraulico-forestali.
– Redazione, istruttoria e collaudo di progetti di utilizzazioni forestali di Comuni ed altri Enti ed istruttoria di progetti di taglio di boschi di privati.
– Studi per la programmazione delle attività forestali nel territorio della Sardegna e, in particolare, in quello della Provincia di Nuoro.
– Studi per la pianificazione, a livello regionale e provinciale, della prevenzione e della lotta contro gli incendi nei boschi e nelle campagne.
– Studi per la revisione delle Prescrizioni di massima e di Polizia forestale della Provincia di Nuoro.
– Studi e progettazione per la revisione del vincolo idrogeologico di Comuni della Provincia di Nuoro.

4.- ATTIVITA’ DA LIBERO PROFESSIONISTA.
Iscritto all’ Albo dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Nuoro, in qualità di libero professionista ha partecipato alla redazione dei Piani Urbanistici
Comunali di Baunei, di Elini e di Oniferi ed ha redatto il Piano di  Valorizzazione e recupero delle terre civiche del Comune di Orune (approvato).

5.- PARTECIPAZIONE A INCONTRI DI STUDIO.
Ha partecipato a seminari e convegni a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale, anche con contributi personali sulle materie trattate.
In particolare, si citano i seguenti.
a) IL colloquio sul problema degli incendi boschivi in Italia promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Roma il 20 maggio 1976, con un contributo sulla “struttura e organizzazione del Servizio regionale antincendi della Regione Autonoma della Sardegna “.
b) IL’VIII Congresso Forestale Mondiale a Giakarta (Indonesia) il 16-28 ottobre 1978, con due contributi volontari su “le opere frangivento nell ‘isola di Sardegna (Italia)” e “il primo programma decennale degli interventi forestali in Sardegna”.
c) IL convegno su “le terre marginali nell’ambiente insulare italiano: il loro recupero in Sardegna”, in Sassari 1’11-12 dicembre 1980, con un contributo su “riflessioni sul rapporto selvicoltura-pastorizia”.
d) IL convegno internazionale di studi sui problemi degli incendi boschivi in ambiente mediterraneo, a Bari il 28-29 ottobre 1983, con un contributo su “valutazioni critiche sul servizio antincendi in Sardegna”.
e) IL convegno su “valorizzazione delle risorse produttive dei pascoli e salvaguardia dell’ambiente in Sardegna”, in Lanusei il 24-25 novembre 1987, con un contributo su “alcune riflessioni sul disordine idrogeologico della Sardegna”.
f) IL convegno internazionale su “i boschi e il fuoco nel bacino del Mediterraneo”, in Cagliari il 15-17 aprile 1988, con una relazione su “gli incendi forestali in Sardegna-Le dimensioni del fenomeno e l ‘analisi delle motivazioni”.
g) IL convegno internazionale di studi su “pianificazione territoriale e ambiente”, in Sassari-Alghero il 15-17 aprile 1993, con un contributo su “fantasie e realtà sui territori del cosiddetto Parco del Gennargentu”.
h) IL congresso internazionale sul ruolo degli operatori delle campagne nella prevenzione degli incendi forestali, in Siviglia il 25-27 ottobre 1993, con una relazione su “la prevenzione degli incendi in Sardegna”.
i) La lettura tenuta nella sede dell’ Accademia Italiana di Scienze Forestali, in Firenze il giorno 2 dicembre 1993, su “le linee di politica forestale e gli aspetti rilevanti della selvicoltura in Sardegna”.

Per l’ASS.FOR.ONLUS ha pubblicato diversi articoli nella rivista “Notiziario Forestale – NATURA in Sardegna” (vedi www.naturainsardegna.it).
Promotore di diverse iniziative, relatore nei convegni organizzati per la “Scuola Forestale a Nuoro”, sugli incendi, sul dissesto idrogeologico e sulla valorizzazione del patrimonio ambientale della Sardegna.